Il peggioramento della crisi ucraina causa forti afflussi sui gold ETC
La scorsa settimana l’oro ha visto afflussi molto consistenti a causa della persistente emergenza della situazione russo-ucraina. Dopo qualche segnale iniziale in cui la Russia sembrava essere sul punto di fare un passo indietro, nel weekend alcuni gruppi filorussi hanno promosso referendum secessionisti in est Ucraina, nonostante le ferme denunce da parte dei governi di Ucraina e Occidente, che hanno definito tali referendum illegali e provocatori.
Questa settimana sono probabili una maggiore volatilità e acquisti di beni rifugio. Gli investitori, nel frattempo, hanno costruito posizioni tattiche sul nickel, un mercato già piuttosto difficile a causa del divieto di esportazione del metallo grezzo da parte dell’Indonesia, difficoltà che potrebbe ulteriormente inasprirsi a fronte di sanzioni sulle esportazioni della Russia. Voci secondo le quali progressi delle negoziazioni in Sud Africa potrebbero essere fatti bypassando i sindacati ha spinto gli investitori a prendere profitto sulle posizioni long di platino e palladio.
Punti chiave:
Gli ETC lunghi sull’oro hanno registrano 36 milioni di dollari di afflussi.
Gli investitori cercano protezione contro il peggioramento della crisi in Ucraina.
Se da un lato le elezioni presidenziali del prossimo 25 maggio potrebbero essere considerate un passo nella giusta direzione, dall’altro la situazione in Ucraina rimane tesa ed è piuttosto probabile un peggioramento.
Contro la volontà dello stesso governo ucraino e dell’Occidente, i separatisti russi hanno proseguito questa domenica con dei
referendum autogestiti, votando per la separazione.
E’ molto probabile che si verifichi un rialzo dei prezzi di palladio e nickel nel caso in cui scoppiasse la guerra tra Russia e Ucraina; anche l’oro, però, dovrebbe beneficiare dell’aumento del rischio.
Gli investitori cercano una esposizione energetica diversificata, e l’ETFS Longer Dated Energy (ENEF) vede 6 milioni di dollari di afflussi.
Contemporaneamente, l’ETFS Heating Oil (HEAT) ha avuto 6,4 milioni di dollari di deflussi. Un rapporto dell’EIA ha mostrato che le riserve di greggio sono crollate di 1,8 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento. Anche le riserve di olio combustibile distillato sono diminuite, mentre quelle di benzina hanno continuato a crescere.