Nel bollettino mensile della Bundesbank, pubblicato nella giornata di ieri, viene dipinto un quadro meno positivo per la prima economia della zona euro dopo una serie di numeri macro inferiori rispetto alle attese. “Dopo la brillante performance dei mesi primaverili, nel terzo trimestre l’economia dovrebbe essere cresciuta a ritmo più moderato. Lo si vede chiaramente negli indici sulla fiducia delle imprese” dice la banca centrale. Alcuni dati significativi sono quelli della produzione industriale di luglio, che ha subito la maggior battuta d’arresto da 23 mesi, e quello sulle esportazioni che hanno visto la peggiore performance da quasi un anno, depresse in primo luogo dall’indebolimento della domanda asiatica.
Sul fronte macroeconomico l’attesa degli operatori, in questa giornata, è tutta per il dato sui permessi delle nuove costruzioni di case negli Stati Uniti e per l’intervento del governatore della Bank of Canada, Stephen Poloz, che si terrà al Chartered Financial Analysts Society, in Quebec.
In Giappone, dopo la chiusura per festività nella giornata di ieri, la banca centrale annuncerà i risultati di una ricerca sulla politiche ultra espansive adottate negli ultimi anni. Tema ormai noto anche per la stessa Fed e BCE. Secondo gli ultimi sondaggi è possibile che la BoJ non abbasserà ulteriormente il costo del denaro ma è possibile che aumenterà di altri 10 mila miliardi di yen il suo programma di acquisti che dovrebbe così salire a quota 90 mila miliardi, modificando la composizione dei propri acquisti, con un occhio alla crescita dei rendimenti, da cui dipende la redditività di banche e fondi pensione.
Nel mondo delle valute regna l’attesa per i prossimi meeting di Fed e BoJ, il dollaro US negozia lateralmente con il Dollar Index (USDINDEXDEC16) che rimane in zona 95,75. EURUSD dopo aver sfiorato nella giornata di ieri l’1,1200, questa mattina torna in area 1,1170. GBPUSD non si muove dall’1,3050 ed infine USDJPY perde parzialmente terreno fino all’attuale 101,70.