Il focus della scorsa settimana è stato ancora il conflitto in Iraq.
Gli ETC sui metalli preziosi e sul petrolio vedono forti afflussi causati dai timori di un peggioramento della situazione nel Paese. Lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) ha annunciato domenica 29 giugno la costituzione di un califfato, generando il timore che un prolungato periodo di violenze sia inevitabile.
Nel frattempo, il PMI manifatturiero cinese della HSBC si è rivelato migliore delle aspettative, indicando che la politica di incentivi sta cominciando ad avere un impatto sull’economia e sta spingendo gli investitori a diventare più positivi riguardo alle commodity cicliche, tra le quali figurano i metalli industriali.
Crediamo che la crescita abbia raggiunto il suo punto più basso nel primo trimestre del 2014, con un relativo recupero previsto per la seconda metà dell’anno, stabilendo un punto di svolta economico chiave dopo tre anni di frenata.
Punti chiave:
Il conflitto iracheno porta 119,5 milioni di dollari di afflussi agli ETC lunghi sull’oro. L’attacco dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) nel nord dell’Iraq ha fatto lievitare la domanda di beni rifugio.
Gli ETC sull’oro hanno visto la seconda settimana consecutiva di afflussi, la più consistente da marzo 2013.
I prezzi di oro e argento sono cresciuti ai livelli più alti da molte settimane a causa della preoccupazione degli investitori che le violenze si propaghino a sud e portino, alla fine, ad una potenziale guerra civile.
Anche gli ETC sul Brent, spinti dal conflitto iracheno, hanno registrato forti afflussi.
Gli afflussi verso gli ETC lunghi sull’argento salgono ai massimi da marzo. Un aumento del 4,5% del prezzo dell’argento ha aiutato a portare 26,9 milioni di dollari verso i relativi ETC.
Sebbene il recente rally sia stato molto probabilmente causato dall’elevata correlazione tra argento e oro, il suo uso estensivo nelle applicazioni industriali lo mette in una posizione ottimale per beneficiare della ripresa globale.
Dati il miglioramento dell’economia mondiale e l’aumento della domanda d’argento dovuta alla diminuzione delle scorte, si prevede per quest’anno un altro deficit.