I rischi geopolitici sono rimasti centrali durante la scorsa settimana, la crisi ucraina è peggiorata con le dimissioni del Primo Ministro e i disordini in Medioriente hanno rischiato di diventare fuori controllo.
Secondo l’IMF, i conflitti in Ucraina e Iraq ostacoleranno molto probabilmente la crescita globale, che attualmente è prevista attorno al 3,4%, contro il 3,6% previsto lo scorso aprile.
Sebbene i prezzi debbano ancora reagire all’aumento del rischio, gli ETC su oro e petrolio hanno continuato a registrare forti afflussi da parte degli investitori in quanto considerati beni rifugio contro un ulteriore peggioramento della situazione.
I punti chiave:
Gli ETC sull’oro e sul petrolio continuano a vedere forti afflussi a causa dei rischi geopolitici.
La crisi ucraina e i disordini in Medioriente hanno spinto gli investitori a cercare rifugio contro un possibile peggioramento della situazione, portando rispettivamente 80,6 e 23,1 milioni di dollari verso gli ETC sull’oro e sul petrolio.
Sebbene i prezzi debbano ancora reagire all’aumento del rischio, con la minaccia di un’escalation del conflitto a Gaza dovuta all’attacco missilistico di Israele contro una scuola per rifugiati della Nazioni Unite e con le dimissioni del Primo Ministro ucraino, la domanda di petrolio e di altri asset difensivi rimarrà molto probabilmente alta.
Gli ETC lunghi sul platino registrano 6 milioni di dollari di afflussi sulla base dei prospetti del valore relativo.
Il rapporto platino palladio è ai minimi dal 2002, nonostante lo sciopero sudafricano abbia tolto oltre 1 moz di platino dal mercato. Sebbene il prezzo del palladio sia meglio posizionato per beneficiare della ripresa della crescita globale, gli investitori ritengono la corrente sottovalutazione del platino eccessiva e si attendono che recuperi terreno sul palladio.