Il cambio euro/dollaro ha rotto al rialzo l’importante resistenza collocata in area 1,10-1,105, trovando subito la forza per un piccolo rally fin oltre quota 1,1250.
La ripresa della valuta unica in parte deriva da un allentamento della tensione sul fronte greco, dopo il cosidetto “commissariamento” di Varoufakis, il ministro delle finanze greco, giudicato poco credibile dai suoi colleghi europei. Nonostante ciò molti nodi restano aperti sul futuro della Grecia e sulla sua permanenza nell’eurozona.
Ma in particolare nelle ultime sedute si è assistito ad un indebolimento del dollaro, in calo sia nei confronti dell’euro, che della sterlina, sui cui si avvicinano le elezioni britanniche del 7 Maggio, segnalate dai sondaggisti come molto incerte.
A pesare sulla divisa americana sono senz’altro le aspettative che vedono più lontano nel tempo un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Ne ha quindi approfittato l’euro, risalito fino a 1,129, mentre il rapporto sterlina/dollaro (il cosiddetto “Cable”) ha sfiorato quota 1,55, per poi stornare con violenza nella seduta di venerdì, dopo che il PMI inglese è sceso a 51.9, deludendo le attese degli analisti (54,6). Il Cable è così sceso di circa due puntui percentuali, tornando sotto quota 1,52, mentre il rapporto euro/sterlina è risalito, tornando dopo due mesi oltre quota 0,74, in attesa delle elezioni britanniche del 7 maggio.
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