Siamo arrivati all’ultima puntata del 2017 e ci sembra giusto analizzare quello che è successo durante l’anno iniziando a fare i conti con gli scenari che ci potranno accompagnare nel 2018.
Con chi facciamo il punto e con chi mangiamo simbolicamente il panettone nella puntata del 18 dicembre 2017?
Il nostro ospite è Francesco Caruso, fondatore e direttore di Market Risk Management Srl.
MFTA – Master of Financial Technical Analysis – massimo riconoscimento mondiale dell’analisi tecnica rilasciato da IFTA – International Federation of Technical Analysts. In tutta Europa, ci sono meno di 30 MFTA.
Speaker ufficiale ai convegni mondiali IFTA 1998 (Roma), IFTA 2006 (Lugano), IFTA 2016 (Sydney) e IFTA 2017 (Milano)
dal 2016 Membro del Board of Directors di IFTA
Vice Presidente SIAT (Società Italiana Analisti tecnici), Presidente del Comitato Scientifico e responsabile delle Relazioni con IFTA.
Ecco un estratto dell’intervista di oggi, regalo di natale di Francesco Caruso per i nostri radioascoltatori:
Mister Trend: come è stato questo 2017 rispetto alle analisi di inizio anno?
Francesco Caruso: questo 2017 è stato un anno che, alla fine, si è rivelato fin troppo facile e soprattutto fin troppo “glamour”. Mi spiego meglio, il troppo facile perché non ci sono stati poi crolli su nessuna classe di asset anche se, chiaramente, c’è una grossa distinzione tra quelli che hanno fatto bene, che sono pochissime e sono in particolare i mercati azionari e le famose mitiche cripto valute, e quelli che hanno fatto quasi nulla dove, per bene, si intende che non hanno davanti un grosso segno negativo; quindi i bond governativi, i bond emergenti, gli high yield eccetera eccetera che però dobbiamo scordarci nel portafoglio dell’investitore medio. Sono quelle che poi hanno il maggior peso, ma che cos’è successo?
E’ successo che i media, ovviamente, hanno sbattuto il mostro in prima pagina e il mostro in questo caso erano, appunto, i rialzi delle borse specialmente quella americana i rialzi delle cripto curriencies e quindi, nell’immaginario del nostro investitore, è rimasto un anno assolutamente euforico.
Questo è un po’ la piccola foto, diciamo così, del 2017.
MT: adesso senza voler fare il gufo, proviamo a dare una chiave più di educazione finanziaria a questo tuo anno fin troppo facile? Il risparmiatore si abitua a non pensare che i mercati hanno comunque due andamenti su e giù..
FC: Ma guarda io ho fatto una riflessione abbastanza particolare su questo discorso e ho preso spunto da un articolo che mi avevano chiesto per un giornale e alla fine mi è venuta fuori, perché poi mi vengono fuori queste frasi, che ti leggo perché sono da leggere: il ciclo di apprendimento dell’investitore è di circa 8 anni durante i quali si suppone che possa vedere tutto quello che c’è da vedere l’ultimo ciclo di apprendimento è stato profondamente falsato dalla politica monetaria e quindi ci troviamo di fronte a investitori ma soprattutto a una generazione intera di operatori che non conosce altro mercato se non quello del post crisi dominato dall’influenza pesantissima dell’azione delle banche centrali.
Solo il futuro ci dirà quale tipo di soluzione i mercati applicheranno per uscire da uno stallo di ricusazione del rischio ipervalutazione e di assenza di valore che ormai pervade quasi tutte le classi di asset del mondo dell’investimento.
MT: a questo punto saltiamo subito sul 2018 visto che ormai per il 2017 i giochi sono fatti e mancano pochi giorni alla fine dell’anno …
FC: di solito un anno che finisce sui massimi è un anno che tende a cominciare bene. La chiusura di un anno sui massimi indica che comunque la pressione degli acquirenti è stata molto forte e quindi è ovvio che non ha permesso, diciamo così, a nessuno durante quest’anno di prendere profitto … (segue sotto)