Uno scenario incerto su mille fronti e gli investitori che, ancora una volta, cercano riparo nel bene rifugio per eccellenza. Ecco, una possibile spiegazione alla rimonta dell’oro delle ultime settimane, che hanno portato le quotazioni del prezioso ai massimi da tre mesi.
Dopo il crollo fatto registrare nelle ultime settimane del 2016, l’anno nuovo è iniziato con ben altre tonalità. Dapprima il ritorno verso quota 1.200$ l’oncia, poi il superamento della resistenza collocata in area 1.220$ ed ora il possibile assalto ai 1.250$.
Quali le ragioni alla base della corsa dell’oro?
L’ultimo meeting del FOMC ha mostrato un atteggiamento da “colomba” (cioè non propenso ad alzare troppo rapidamente il costo del denaro). A ciò si sono unite le incertezze per le politiche di Trump, con gli annessi rischi di una guerra commerciale sia verso il Messico che verso la Cina.
Il tutto in uno scenario politico in cui l’incertezza domina sovrana, con l’Europa alle prese con il dibattito sulla moneta unica, anche dopo le parole della Merkel in merito ad un’Europa a più velocità, ed alla vigilia di una lunga serie di tornate elettorali (Olanda, Francia, Germania ed eventualmente Italia).
Dal punto di vista tecnico il quadro appare ancora favorevole al metallo giallo, con una prima resistenza in area 1.250$, area che potrebbe chiamare una pausa di riflessione del metallo giallo prima di, eventualmente puntare a più ambiziosi traguardi.
Viceversa le prime aree supporto da guardare con attenzione sono collocate a 1.220$ e 1.200$.
Ma se l’oro si è mosso al rialzo, l’argento non è stato da meno.
Le quotazioni del fratello minore hanno accelerato al rialzo nelle ultime sedute, superando dapprima la resistenza collocata in area 17,10, per poi raggiungere rapidamente i 17,50$ e portarsi sui massimi degli ultimi tre mesi a 17,75.
A spingere al rialzo l’argento sono diversi fattori: da un lato l’aspetto tecnico, con la rottura della trendline ribassista che aveva compresso le quotazioni negli ultimi mesi, l’atteso calo della produzione ed una domanda in crescita, trainata dal settore dei pannelli fotovoltaici.
Per il terzo anno di fila i metalli preziosi hanno iniziato le contrattazioni con forti salite nel mese di gennaio. La domanda di fondo è ora legata alla sostenibilità di questi recuperi. Le risposte le avremo nei prossimi mesi dai mercati.
Carlo Alberto De Casa
Capo analista ActivTrades
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