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Petrolio, oro e argento crescono a causa dei timori di una ricaduta irachena – Analisi da parte dell’ufficio studi di ETF Securities

25 Giugno 2014 by mister trend

L’attacco dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) nel nord dell’Iraq ha spinto in alto la domanda di oro fisico, che ha visto i primi flussi positivi da quattro settimane.
Gli afflussi di greggio sono giunti ai massimi dal culmine della Primavera Araba nel 2011.
Gli investitori sono preoccupati che la violenza possa diffondersi ulteriormente a sud e che le rappresaglie degli sciiti contro i sunniti portino in breve alla guerra civile.
Le commodity cicliche come il rame sono state sostenute dalla Federal Reserve, che ha ribadito che l’aumento dei tassi di interesse non è una misura urgente.
L’aumento della crescita mondiale rimane ancora lo scenario condiviso, ma è possibile che si presentino rischi di coda a dovuti agli eventi geopolitici. L’argento, date le sue qualità ibride, sembra essere un chiaro beneficiario della situazione.

Punti chiave:
Il conflitto iracheno porta 53,8 milioni di dollari negli ETC sul greggio.
L’attacco allo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) nel nord dell’Iraq farà probabilmente saltare i piani del Paese, che quest’anno puntava all’aumento della produzione di greggio; è molto improbabile che l’Arabia Saudita sia in grado di compensare il deficit se la crisi si dovesse allargarsi a sud.
Come risultato, il Brent è cresciuto dell’1,8% la scorsa settimana, e potrebbe aumentare se le violenze si protraessero ulteriormente in un momento in cui la domanda stagionale di greggio rimane alta.
Il flusso in entrata dell’ETFS Brent (OILB) è stato di 45,8 milioni di dollari, il più alto dal culmine della Primavera Araba nel 2011.

Gli afflussi dell’ETFS Physical Silver (PHAG) toccano i massimi da tre mesi.
Un aumento del 3,2% dei prezzi dell’argento ha contribuito a portare afflussi per 25,2 milioni di dollari. Grazie alla sua forte correlazione con l’oro e con molte applicazioni industriali, gli investitori stanno gradualmente diventando ottimisti nei confronti dell’argento.
L’acquisto di beni rifugio e posizioni short durante il conflitto iracheno ha visto il prezzo dell’oro aumentare, trascinando l’argento nella sua scia.
Con lo sviluppo dell’attività manifatturiera mondiale, la domanda industriale sembra più favorevole.

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