Ma cosa vuol dire?
Con Anatocismo si intende la capitalizzazione degli interessi per periodi inferiori all’anno.
Cosa vuol dire in pratica?
Generalmente gli interessi vengono conteggiati a fine anno e il capitale più gli interessi maturati, formano il nuovo capitale su cui verranno conteggiati gli interessi l’anno successivo.
Nel caso della pratica dell’anatocismo, il calcolo degli interessi avviene, per esempio, trimestralmente, quindi per un periodo più breve dell’anno.
Questo cosa comporta?
Che se mi vengono conteggiati gli interessi trimestralmente, il mio capitale nel trimestre successivo sarà: capitale + interessi maturati nel trimestre.
Nel trimestre successivo gli interessi verranno calcolati sul nuovo capitale (capitale + interessi trimestrali) e saranno quindi maggiori perché il valore su cui sono calcolati è più grande.
Esempio di anatocismo con tasso di interesse |
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CAPITALE | INTERESSI | TOTALE | |
1° Trimestre | 2.000,00 € | 25 (2000x 5% : 4 n° trimestri) | 2.025,00 |
2° Trimestre | 2.025,00 | 25,31 | 2.050,31 |
3° Trimestre | 2.050,31 | 25,63 | 2.075,94 |
4° Trimestre | 2.075,94 | 25,95 | 2.101,89 |
Nella tabella di esempio quello che in partenza era un tasso del 5% annuo, si è trasformato in un tasso del 5,1%.
Invece di dover pagare 100 euro di interessi passivi se ne pagano 101,89
Se proviamo a proiettare l’esempio su un debito con una durata di 10 anni o su un mutuo di 200.000 € … alla fine la differenza si sente.
E allora dove sta il problema o il vantaggio nell’aver abolito l’anatocismo?
Perché il calcolo degli interessi trimestrali non avviene in caso di tassi attivi (quelli che la “banca” ci paga) ma quasi solamente, se non totalmente, in caso di tassi passivi (quelli che il cittadino paga alla “banca” trovandosi in una posizione di debitore).