Durante l’intervista del 29 gennaio 2018 a Davide Biocchi, famoso Trader e formatore per Directa sim, l’argomento principale è stato “Draghi”, presidente della BCE, con le sue dichiarazioni. L’analisi di Biocchi ha dato spunti molto interessanti in merito alle azioni future di investimento .
Qui sotto troverete un estratto dell’intervista, ma vi consiglio di ascoltarvela
-Davide, mercoledì 24 gennaio Draghi ha fatto delle dichiarazioni tu cosa ne pensi?
Come è risaputo, la quantità di denaro mensile destinato agli acquisti da parte della BCE è di 30 miliardi di euro.
A questi però dobbiamo aggiungere 10/12 miliardi mese, perché la BCE riacquista i titoli che vanno in scadenza.
– Cosa hai colto dalle parole di Draghi?
Per la prima volta il presidente della BCE, uomo molto pacato, si è sbilanciato con grande ottimismo verso la ripresa economica. Addirittura Draghi ha parlato di ripresa che sorprenderà. Potrebbe addirittura riuscire nel suo obiettivo di portare l’inflazione europea intorno al 2% rispetto all’attuale livello che, in Europa, gira intorno all’ 1%.
– In previsione di un’ipotetica ripresa economica e innalzamento dell’inflazione come vedi i tassi?
Il movimento di rialzo dei tassi non sarà di ampio respiro, perché la BCE, si è sbilanciata più volte ed è stato ribadito, vede tassi bassi a lungo e quando si parla di lungo si parla di anni.
Che la ripresa è evidente, lo vediamo dall’aumento dei prezzi delle materie prime, come il petrolio e il rame soprattutto, che testimoniano una buona ripresa del ciclo produttivo.
– Le borse dovrebbero quindi salire…..
E’ sicuramente uno dei temi forti di questo inizio anno insieme all’andamento del cambio euro dollaro o, meglio, la debolezza del dollaro.
– Un commento sulle valute?
La debolezza del dollaro sta condizionando anche l’andamento del petrolio. Una parte importante del recentissimo rialzo del petrolio è legata proprio alla debolezza del dollaro, che non è debole solo contro l’euro, ma è debole strutturalmente, anche per esempio contro la sterlina, giusto per citare un’altra grande valuta mondiale.
Certo che se uno guarda il grafico dell’euro dollaro, sembra che ci sia un movimento di ribasso che è durato qualche anno… da 1,40 siamo andati a 1,05, poi c’è stato quasi due anni di trading range tra 1,05 e 1,15, con una rottura rialzista con pull back cioè una figura grafica quasi da manuale e ora il target è 1,30.
Non è che le figure dell’analisi tecnica decidano l’agire e le leggi della grande finanza delle banche centrali, ma questo è quello che si può vedere dal grafico.
– A questo punto, quali settori potrebbero diventare interessanti per gli investimenti, in previsione di un’ipotetica ripresa economica e innalzamento dell’inflazione?
Per quanto riguarda i settori io credo, ed è da tempo che lo sto dicendo e mi sono sbilanciato anche in diretta radio con voi in puntate precedenti, che ci siano due comparti, il settore industriale, e lo vediamo bene dall’andamento dell’indice Dax della borsa tedesca, indice pieno di grande industria, che sta facendo molto bene anche se è po’ purtroppo, come dire, stoppato da questo euro così forte. E’ però un settore significativo.
Facendo un’analisi sulla borsa italiana, rimane allora più valido investire in mid cap, le piccole e medie imprese.
Voglio però fare due valutazioni: le mid cap già nel 2017 sono cresciute tantissimo e credo che i Pir continueranno ad avere successo, ma sono un po’ dubbioso che all’anno due possano come dire ripetersi rispetto all’anno 1. Non mi stupirei se questo fosse magari più che un altro anno di crescita, magari un anno di consolidamento.